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Lavandino Portafiori in ghisa

A cura Maurizia Tornabene

Recupero di un vecchio lavandino in ghisa ...tutti a scuola di recupero

 

 

 Materiale:

Lavandino in ghisa da esterno (di recupero)
Antiruggine spray per metalli
Plastico al quarzo bianco
Colori acrilici assortiti
Mascherine da stencil con fiordalisi
Carta con immagini di papaveri
Pennelli vari per dimensione e forma
Colla spray riposizionabile
Vernice di finitura a solvente satinata per esterni
Carta abrasiva a grana grossa 

 

 
  
L’oggetto è stato recuperato presso una cascina della campagna lombarda e si presentava, oltre che molto sporco, incrostato dalla ruggine e con affioramenti di muffe in molte zone.
La prima operazione è stata quella di un’energica lavata con acqua calda e candeggina, seguita da un’altrettanto energica carteggiata con carta abrasiva a grana grossa impermeabile (reperibile nei ferramenta).

 TRATTAMENTO ANTIRUGGINE E CON PLASTICO AL QUARZO PER ISOLARLO DALLE INTEMPERIE E DARE UNA BASE PER I SUCCESSIVI PASSAGGI DI COLORE
L’operazione successiva è stata quella di “cancellare” la ruggine presente e isolare quella che si sarebbe formata con il passare del tempo; sono state necessarie quattro “mani” di spray antiruggine per metalli, che funge anche da “primer aggrappante”. E’ molto importante prestare attenzione alle colature dello spray e rispettare i tempi di asciugatura.
E’ arrivato il momento di imprimere un primo colore al lavandino, in questo caso è stato scelto, anziché un colore acrilico e/o del gesso acrilico, un materiale usato in edilizia; si tratta del plastico al quarzo, dalla consistenza cremosa e piena e con la granulosità della polvere di quarzo che ha conferito all’oggetto un aspetto più uniforme pur mantenendo una certa “rusticità”.
Questo prodotto è inoltre più adatto, rispetto a un gesso acrilico, ad un oggetto destinato all’esterno di un’abitazione. Anche in questo caso sono state date tre mani di questo prodotto.

 
 BASE DI COLORE ACRILICO + PROVA A SECCO CON RITAGLIO PAPAVERI Stendere due mani di colore acrilico giallo paglierino e lasciare asciugare bene tra una mano e l’altra.Posizionare a secco (cioè senza incollare) la carta ritagliata con l’immagine dei papaveri e la mascherina da stencil con l’immagine dei fiordalisi.
Queste prove consentono di visualizzare la futura composizione, affinché si possa ottenere una composizione armoniosa e bilanciata.

 DECORAZIONE A STENCIL
Iniziare con la decorazione a stencil : spruzzare della colla riposizionabile sul retro della mascherina, posizionarla su un lato del lavandino e iniziare a colorare, con l’apposito  tampone spugna, la zona dei fiordalisi con i colori acrilici nei toni dell’azzurro e del blu e le foglie con un verde scuro; successivamente realizzare a mano libera con il pennello “scroller” dei ritocchi pittorici per ottenere una maggior profondità al decoro, utilizzando colori più chiari per le lumeggiature e più scuri per le zone in ombra.

 
  Lasciare asciugare bene e procedere con il découpage, avendo cura di tamponare con una spugna umida la carta e di accostarla vicino alla decorazione a stencil senza “soffocare” quest’ultima.
Realizzare sempre con dei pennelli per la pittura facilitata (a forma di foglia e/o fiore) dei ritocchi pittorici con dei colori rossi accesi sui petali dei papaveri.

 SPUGNATURE PER UN EFFETTO DI PROFONDITA’ + FINITURA PROTETTIVA
Spugnare intorno ai bordi del lavandino e su tutta la base tonda (anche all’interno) un colore più caldo di quello steso in precedenza come base; in questo caso sono stati utilizzati un giallo sole e un ocra gialla.
Il lavoro di spugnatura darà un effetto di profondità all’insieme della decorazione e serve per “scaldare” la composizione floreale.
Stendere almeno due mani di vernice a solvente per esterni, per questo lavoro è stata scelta quella satinata.
Il lavandino è pronto per accogliere i fiori del vostro giardino !!!

 
  
  
  

 


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