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Découpage pittorico con pigmenti

A cura di Lucia Piazza

A scuola di pittorico classico con pigmenti


 Materiale:

Vassoio legno, fondo bianco, carta vetrata, colla per decoupage, pigmenti naturali, medium ritardante, legante per pigmenti o vernice all’acqua, vernice all’acqua per annegamento, pennelli piatti e rotondi; spugnette morbide e asciutte

 Passo 1
“Parlare” di Pittorico è per me motivo di orgoglio perché è stato il mio primo amore e la tecnica con la quale sono nata e mi sono buttata nel mondo,  per me ancora  “nuovo”, della decorazione.   Riconosco però anche la difficoltà di riuscire a  trasmettere tutte le fasi e i trucchi di questa affascinante applicazione….. che non è semplicemente una tecnica, ma rappresenta a mio avviso, uno strumento di espressione personale, un modo di percepire la nostra visione del bello e dell’elegante, rivisitando un po’ il gusto dell’antico e il valore delle tradizioni passate.
 
 Passo 2
Per il decoupage pittorico è importante preparare correttamente il fondo che deve diventare perfettamente bianco e liscio. Stendere almeno 2 o 3 mani di fondo bianco acrilico, intervallate da leggere carteggiature, in modo da ricoprire uniformemente la superficie.

 
  
Passo 3
Studiare l’oggetto e la relativa composizione, rappresenta per me un momento cruciale al quale dedico molto tempo e attenzione. Pertanto, cerco di valorizzare al massimo le forme e la natura dell’oggetto stesso, traendone ispirazione per la scelta della carta e lo stile  con il quale un pezzo “chiede”  di essere decorato.

La soluzione della composizione finale deve riuscire a conferire movimento all’oggetto e allo stesso tempo distribuire con equilibrio e armonia, i pieni e i vuoti.
 Passo 4
I ritagli di carta vengono incollati sul fondo perfettamente bianco facendo attenzione a sovrapporli il meno possibile per evitare di creare volumi eccessivi. Isolare con un velo di colla tutto l’oggetto solo quando la carta è perfettamente asciutta per evitare il riaffiorare di antiestetiche bolle.

  Passo 5
 I pigmenti riescono a conferire  un effetto molto naturale e leggero, quasi impalpabile, permettendo la sovrapposizione di velature di colori diversi ed un risultato finale molto trasparente.

Personalmente preparo queste polveri, prima di utilizzarle, in un vasetto dove aggiungo acqua e un gel addensante che riesce anche a ritardare l’asciugatura del colore, mentre metto il fissativo acrilico (legante) durante il loro utilizzo per rendere il colore più stabile

 Passo 6
Le sfumature pittoriche si realizzano dapprima con i colori più chiari e più diluiti utilizzando dei pennelli e delle spugne che riescono a stendere il colore in modo uniforme, senza macchie né passaggi netti , cercando di sfumarlo dolcemente verso l’esterno. Avvicinandosi alla carta, le sfumature divengono più intense e sono realizzate con pennelli più piccoli e con colori meno diluiti.
Naturalmente i colori, devono avvicinarsi il più possibile a quelli della carta, i quali, per evitare di creare antiestetiche “fasce” di singoli colori, (per internderci, l’effetto a raggiera) devono venir sovrapposti uno all’altro fino a creare un gioco armonioso di tutti i colori presenti nella carta.

 
  Passo 7
L’obiettivo che mi pongo nell’esecuzione dei miei pezzi a pittorico,  è riuscire ad integrare perfettamente il fondo pittorico apportato dai colori, alla composizione della carta, tanto da far fondere le due realtà in un’unica, e far sembrare il lavoro un vero dipinto. Per riuscire a dare continuità tra carta e fondo pittorico e creare un maggiore effetto tridimensionale e volumetrico, realizzo delle sfumature, con i pennelli a goccia, che avvolgono la carta cercando di nascondere dove finisce la carta e comincia invece la sfumatura
Quando il lavoro pittorico è stato completato , è necessario bloccare le sfumature con un velo di gommalacca decerata (incolore) con un pennello dalle setole molto morbide
 
Passo 8

Ora inizia il lavoro più lungo, e se vogliamo, anche il più noioso, rappresentato dall’annegamento della carta attraverso la stesura della vernice all’acqua che va applicata in modo incrociato: una volta da un lato, la volta successiva dall’altro, per creare una superficie più omogenea possibile. Dopo 6/8 mani di vernice, è necessario carteggiare lievemente l’oggetto con della carta vetrata (800) bagnata per rendere la superficie più liscia e ridurre il gradino della carta il più possibile. La finitura del pezzo deve continuare in questo modo fino ad aver eliminato completamente lo spessore della carta.
Si può applicare anche una finitura sintetica nell’ultima mano nel caso si voglia avere un pezzo resistente all’usura, seguito da una leggera carteggiatura e un po’ di cera d’api che renderà l’oggetto meno lucido e quindi dall’aspetto più naturale.
  

 


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