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home \ Sara Saini by Gioie Lillipuziane

 

 

Sara Saini  Alias Gioie Lillipuziane

sarasains@gmail.com

Web /Blog Social
www.facebook.com/GioieLillipuziane
www.sainsgioie.blogspot.it
  

 




Tecnica preferita:
Modellazione di paste polimeriche termoindurenti

Colore preferito:
Verde acqua

Quando è nata la tua passione?
Il mio incontro con le paste polimeriche è accaduto per caso. Estate del 2008, Lisbona, in viaggio con un'amica. Rimango colpita da una bancarella coloratissima sotto i portici, compro un anello realizzato a mano a forma di torta stilizzata, bianca, rossa e blu. Tornata a casa mi butto su internet, scopro cosa sono le paste polimeriche termoindurenti: da quel momento si apre innanzi a me un mondo infinito e pieno di sfumature. Comincio a modellare questa pasta colorata per gioco, creando inizialmente dolcezze da indossare … poi via via sperimentando innumerevoli soggetti, non solo golosi. Incoraggiata dal successo di alcuni eventi nei quali ho esposto le mie creazioni, dai complimenti e le soddisfazioni, ho preso la cosa sempre più seriamente, migliorando sempre più le tecniche, sbagliando e sperimentando un passo dopo l'altro.

La tua storia "nel mondo della creatività":
Era un'estate del 1987 e nascevo io. Non ricordo quando iniziai a disegnare. Ricordo che amavo disegnare sezioni di case, nelle quali era possibile guardarci dentro, un po' come una casa di bambola aperta, una casa con la fronte spalancata.
Il mio percorso di studi è cominciato al liceo artistico, proseguito con una laurea in Arti visive presso la Naba di Milano, e continuato lì con un Master of Arts in Visual Arts and Curatorial Studies. Dopo anni di studi d'arte, in questo momento guardo al mondo dell'artigianato con particolare attenzione e curiosità: dopo anni di studi, ricerche e concetti … ritorno alle mani.
Le mie mani hanno cominciato appunto a dar vita alla materia per gioco e ora non ne possono più fare a meno. Pian piano ho abbandonato matita e pennelli, non faccio schizzi preparatori: affondo direttamente le dita nella pasta, provo e riprovo ma è esclusivamente nella modellazione che nascono le mie figure. La vertigine che provo nel veder nascere qualcosa di tridimensionale che fino a poco prima non esisteva se non in potenza nella pasta, è indescrivibile.


Parla di te come persona donna, mamma ...:
Mi chiamo Sara e mi sento una Gulliver con grandi occhiali e ricci neri, sbarcata dalla nascita sull'isola di Lilliput. 
Le mie creazioni sono piccole sculture indossabili, micromondi fantastici, piccole Gioie che evocano ricordi, affetti, racconti.  Adoro il fatto che le miniature possano essere indossate, così che possano viaggiare e trovar nuova vita sul corpo delle persone, che in tal modo diventano veri e propri ‘Musei ambulanti’.
Ho un’attenzione maniacale per i dettagli, adoro perdermi nella miniatura e spesso spendo ore a realizzare un solo pezzo.
In questo momento lavoro a casa. Il mio sogno nel cassetto è riuscire ad aprire un laboratorio dove lavorare più comodamente. Sogno uno spazio aperto d’incontro, dove invitare i curiosi, organizzare piccoli eventi, laboratori e corsi che in tanti già mi domandano.


Cosa vorresti dire ai nostri lettori:

Li saluterei con le parole di Ettore Guatelli, un personaggio davvero speciale che ha collezionato più di 60.000 oggetti nella sua cascina di Ozzano Taro (PR) e ha inventato, aggiustato e creato tantissime cose a partire dai materiali più disparati: "Ma se l'unico sapere dell'uomo fosse quello scolastico non saremmo paurosamente più poveri? Non ci manca forse gran parte di un sapere acquisito direttamente col fare e col toccare, cioè con l'esperienza?" (La coda della Gatta, scritti di Ettore Guatelli: il suo museo, i suoi racconti 1948/1999, 2005)